Dell'opere regie

Resumo

I quarantotto scenari tràditi dal codice della Biblioteca Casanatense di Roma intitolato Dell’opere regie, raccolti da un non meglio precisato ‘Ciro Monarca’ negli anni centrali del Seicento, rappresentano la più importante collezione di testi di una delle declinazioni della tradizione dell’Arte meno conosciuta e studiata, quella tragica e tragicomica. Infatti, nelle pagine del presente volume è possibile prendere visione di opere in cui gli aspetti cruenti e crudeli, gli assassini e i suicidi, la tortura e i supplizi sono presentati apertamente davanti agli occhi del pubblico, senza, tuttavia, rinunciare totalmente agli interventi buffi delle maschere della commedia dell’arte. Argomenti derivati dal teatro spagnolo del Siglo de Oro, dalla storia romana o direttamente dalla tradizione più antica del genere si spiegano davanti al lettore, come secoli fa dinanzi al pubblico dei teatri, per offrirgli un’immagine nuova, più completa, delle compagnie di professionisti, uomini e donne in grado di passare dalle recite comiche e buffonesche alla tragedia o alla pastorale, avvalendosi in non pochi casi di scenografie complesse e stupefacenti, in cui non mancano animali selvaggi, esseri dell’oltretomba o sanguinose battaglie. Si tratta, dunque, di un insieme che integra l’immagine delle compagnie dell’Arte mentre contemporaneamente recupera per i lettori del Ventunesimo secolo un documento della cultura teatrale del Seicento unico per coerenza, originalità e ricchezza.