Antonio Allegrettidelle cose del cielo, edizione critica com appendice di poesie edite e inedite.

  1. Navarro Lázaro, Andrés
Dirixida por:
  1. Júlia Benavent Director
  2. Giuliano Tanturli Director

Universidade de defensa: Universitat de València

Fecha de defensa: 02 de marzo de 2007

Tribunal:
  1. Manuel Gil Esteve Presidente/a
  2. Inés Rodríguez Gómez Secretario/a
  3. Jörn Albrecht Vogal
  4. Silvia Fabrizio Costa Vogal
  5. María Isabel González Fernández Vogal

Tipo: Tese

Teseo: 132198 DIALNET lock_openTDX editor

Resumo

Il lavoro di edizione del poema astrologico Delle cose del cielo di Antonio Allegretti costituisce la base fondamentale della tesi di ricerca. Questo poema, di quasi tremila versi si trovava manoscritto e inedito nei fondi della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, in due testimoni manoscritti: Magl. XI, 68 e Magl. XI, 69. Abbiamo seguito la tradizione delledizione critica dei testi poetici in lengua italiana per condurre ledizione del poema. La tesi comincia con unintroduzione generale, nella quale si mostra una visione generale su aspetti che riguardano lopera oggetto della nostra indagine. In questintroduzione studiamo e seguimo le tracce delle poche notizie che sono arrivate fino ai nostri giorni sulla biografia dellautore. Sappiamo che fu florentino, ma trascorse la maggior parte della sua vita a Roma e ippotiziamo una data di nascita sugli inizi del XVI secolo. Antonio Allegretti fu autore di due poemi di argomento pseudo-scientifico: Delle cose del cielo e De la trasmutatione de metalli, e duna grande quantità di poesie dencomio, di corrispondenza e doccasione disperse in fondi manoscritti di molte biblioteche italiane, e alcune pubblicate in antologie di poesie del XVI secolo. Dal suo lavoro intellettuale possiamo arrivar a conoscere lambiente sociale in cui visse: i contatti con le famiglie Medici a Firenze e Farnese a Roma, le amicizie con letterati e artisti come Annibal Caro, Benedetto Varchi, Benvenuto Cellini Nello studio del poema astrologico, prima facciamo unanalisi dellargomento e della struttura di esso, paragonandolo ai poemi astrologici dellAntichità. Studiamo luso dellendecasillabo sciolto, la sua importanza nellinnovazione della metrica italiana del XVI secolo, i suoi antecedenti e i suoi teorici. Lintroduzione allopera conclude con unampia ricerca sulla tradizione della poesia astrologica dallAntichità fino al tardo Rinascimento. Poi ci introduciamo nella storia dellastrologia durante il Rinascimento, trattando pienamente la chiamata polemica astrologica, la quale accompagnò questa pseudo-scienza dal trionfo del Cristianesimo fino a Galileo Galilei: così conosciamo gli argomenti a favore e contro di Marsilio Ficino, Pico della Mirandola, Savonarola, Giovanni Pontano, Antonio Allegretti. Lintroduzione include uno studio delle fonti, in cui si osserva il modo di utilizzazione delle fonti classiche da parte del poeta: Manilio e Pontano come fonti principali, ma anche molte altre secondarie: Dante, Petrarca, Tolomeo, Aristotele, Platone Di seguito passiamo alla parte ecdotica del lavoro. Si inizia con la datazione dellopera, che grazie alle scoperte concrete possiamo fissare fra il 1560 e il 1565. Poi la nota alledizione, nella quale si concretano i criteri dedizione del poema: i criteri di trascrizione, lo studio della lingua dei codici, i criteri per la codificazione e lettura delle note dellapparato critico, e finalmente la descrizione dei manoscritti. A continuazione si può leggere il testo edito del poema astrologico, diviso in tre libri. Questo è accompagnato da note sulle fonti letterarie, scientifiche, filosofiche o storiche, e da un indice dei nomi del poema. Finalmente la tesi finisce con unappendice delle poesie di Antonio Allegretti recuperate in molti fondi bibliografici dItalia, molte di loro essendo inedite. Concludiamo con un capitolo di illustrazioni dove si possono verificare immagini dei manoscritti consultati. Lultima parte è dedicata alla bibliografia. __________________________________________________________________________________________________ RESUMEN La tesis consta de tres grandes bloques: introducción, edición crítica del poema Delle cose del cielo de Antonio Allegretti y apéndice de las poesías dispersas de Antonio Allegretti. La introducción pretende contextualizar la obra editada con información sobre los aspectos siguientes: una biografía del autor, ilustrada con noticias éditas y muchas inéditas (conservadas en manuscritos no publicados), sobre su vida y sus obras. Una primera aproximación al argumento y estructura de la obra. Una historia de la astrología y de la poesía astrológica desde la Antigüedad hasta el tardo Renacimiento. Un estudio sobre la importancia de la invención del endecasílabo sin rima y su uso en la poesía italiana del siglo XVI. Un estudio de la utilización de las fuentes primarias y secundarias del poema. La edición crítica es la parte ecdótica del trabajo: edición del poema astrológico según unos criterios para obtener el texto que presentamos (criterios de transcripción, de las notas del aparato crítico, descripción de los manuscritos Magl. XI, 68 y Magl. XI, 69 que conservan las copias manuscritas y autógrafas del texto), datación de la obra. La edición es acompañada por unas notas sobre las fuentes del poema y un índice de nombres. El apéndice recoge todas las poesías éditas (en ediciones del siglo XVI) o inéditas (conservadas sólo en manuscritos) que hemos podido rastrear en nuestras investigaciones. La tesis acaba con unos ejemplares de los textos manuscritos trabajados en forma de ilustraciones y con la bibliografía: manuscritos, ediciones del siglo XVI y bibliografía general.